R.
“Il pranzo della domenica” è una cosa seria!
San Roberto (Di Pinto) è il nuovo protettore del Pranzo della Domenica: un rito intramontabile, una leggenda un po' misto mito, ovviamente 100% italiano Made in Italy, nonchè leggendario pasto che da finchè ciascun di noi ha memoria è sempre durato ventordici ore e ben 4 digestioni diverse - il numero di digestivi non sarebbe elegante contarlo...
Una ventata di tradizione, seppur in chiave contemporanea, per celebrare quello che per molti è un rito irrinunciabile: il pranzo della domenica. È con questo “back to the past” gastronomico che Roberto Di Pinto, chef e patron di SINE Ristorante Gastrocratico, rivisita la proposta del pranzo nel giorno dedicato al relax e al tempo libero.

Che sia con la famiglia, con l’anima gemella o con gli amici, il pranzo della domenica è un cerimoniale amato e diffuso in ogni angolo d’Italia: una tavola imbandita, il calore di un ambiente accogliente e pietanze che sono un vero e proprio inno alla convivialità italiana.
Ecco cosa identifica nell’immaginario collettivo il pranzo domenicale.
Per questo Roberto Di Pinto e la sua brigata hanno pensato di proporlo nella sua formula più classica, partendo sì dalla tradizione, ma rivisitandola con il tocco personale dello chef e lo stile originale che caratterizza la proposta gastronomica di SINE.

Quindi non un’interpretazione partenopea del brunch all’americana, ma un vero e proprio pranzo casalingo con un menu “d’altri tempi” che cambia ogni domenica: piatti semplici e gustosi che ci ricordano l’infanzia e le “buone occasioni”.
Un’ampia scelta di antipasti caldi e freddi (dove troviamo alcuni grandi classici della cucina napoletana, e non solo, come il ‘Gattò’ di patate con provola e granchio, l’Impepata di cozze con Gin e pompelmo e il Vitello tonnato con katsuobushi e mimosa di uovo) una pasta asciutta (maccheroni al ragù napoletano o “allo scarpariello”) o un risotto (alla milanese naturalmente), un secondo piatto di carne e uno di pesce, e gli immancabili contorni (patate arrosto, friarielli, funghi trifolati).
In alcuni casi la pietanza viene portata direttamente in tavola (nella pentola o nella padella come farebbero le nostre mamme o le nostre nonne) e servite dallo chef ai vari commensali.
E come ogni pranzo della domenica che si rispetti, solo l’imbarazzo della scelta per il dessert!

Un tavolo rotondo accanto all’ingresso (così che l’ospite possa pregustare il soave finale) viene imbandito con dolci e leccornie della tradizione napoletana che faranno la gioia di grandi e piccini.
In alzate e alzatine, protette da campane di vetro e servite dal pasticcere, ecco babà, sfogliatelle, pastiera napoletana e torta caprese, ma anche dolci al cucchiaio come il tiramisù (composto fresco al momento) o la delizia al limone, gelatine di frutta, popcorn caramellati e caramelle.
Naturalmente per chi desidera ordinare alla carta, è previsto anche un piccolo menu diverso ogni domenica. Quindi stop a happy hour, finger food, fast food e brunch: al SINE l’ultima tendenza è il (tradizionalissimo) “pranzo della domenica” degli italiani.
Alla fine perchè le diete iniziano sempre di lunedì, ve lo siete mai chiesti? Perchè è evidente: davanti al Pranzo della Domenica pure l'egregia S.ra Dieta si mette a ridere e alza le mani!